VIDEO
SULMONA - Si ? tenuta questa mattina presso la Comunit? Montana Peligna (via Angeloni, 11 Sulmona) una conferenza stampa sul tema: ?Dopo le sentenze del T.A.R. Lazio sulla centrale di compressione Snam, la lotta prosegue: il punto della situazione e nuove iniziative?.Non saranno le sentenze del TAR a fermarci: la lotta per impedire la costruzione della centrale e del metanodotto ?Rete Adriatica? della Snam proseguir? anzi con determinazione ancora maggiore. Sono proprio le motivazioni delle sentenze, la loro debolezza e la loro palese contraddittoriet? a convincerci della giustezza di una battaglia che i cittadini portano avanti da quasi dodici anni.
Come possono essere convincenti affermazioni che, mentre da un lato negano l?importanza dell?opera (e quindi la necessit? di sottoporla a Valutazione Ambientale Strategica), dall?altro qualificano l?opera stessa di carattere ?strategico? e di ? interesse comunitario?? Nella sentenza si legge, inoltre, che ?sono stati ampiamente considerati gli accorgimenti tecnici per minimizzare gli effetti di eventuali fenomeni sismici nella zona?.
A smentire tale affermazione ? la stessa Commissione Tecnica V.I.A. (Valutazione di Impatto Ambientale) che, giudicando del tutto insufficienti gli studi prodotti dalla Snam, ha prescritto ulteriori studi di dettaglio in merito alla sismicit? e ci? al fine di ?ridurre? e non certo eliminare, ?la vulnerabilit? della condotta?. E a smentire ulteriormente il TAR ? ancora il fatto che nel giugno 2018 (a oltre sette anni dal decreto V.I.A.), il Ministero dello Sviluppo Economico ha annunciato di voler incaricare l?INGV per l?effettuazione di nuovi studi sismici sia per la centrale che per il metanodotto.
Sulla finalit? dell?opera nella sentenza si sostiene che essa ?mira ad assicurare l?approvvigionamento energetico ai cittadini e alle imprese nell?ambito di vaste aree regionali e dell?intero Paese?.
Ci? non ? affatto vero perch? in Italia c?? una sovrabbondanza di gas. I consumi interni si aggirano intorno ai 75 mld di mc. annui, mentre le infrastrutture di importazione (metanodotti e rigassificatori) hanno una capacit? di trasporto superiore a 120 mld. di mc. Per di pi? il piano energetico del Governo prevede che i consumi italiani di gas, entro il 2030, scenderanno ulteriormente a 60 mld. di mc. annui.
Nel negare l?opportunit? di applicare, nel caso in esame, il principio di precauzione, il TAR sostiene che tale principio ?pu? essere invocato solo quando si tratti di situazioni in cui regna l?incertezza scientifica?.
Ora, uno degli ambiti della scienza in cui regna maggiore incertezza ? proprio quello della sismicit? e a dimostrarlo c?? tutto quello che ? accaduto nei territori dell?Appennino dal 2009 fino ad oggi!
Per questo la lotta continuer? su tutti i fronti: quello politico-istituzionale, quello legale e soprattutto attraverso la mobilitazione dei cittadini.
In primo luogo ci aspettiamo che la Regione e i Comuni impugnino subito al Consiglio di Stato la sentenza del TAR Lazio.
Continueremo ad insistere sull?attuale Governo affinch? venga negata l?autorizzazione al metanodotto, venga riaperta la procedura V.I.A. e venga effettuata la V.A.S. sull?intera opera.
Per fine mese ? previsto un evento che vede insieme il Comune di Sulmona, i Comitati cittadini e il Coordinamento No Hub del Gas.
Mercoled? 19 giugno alle ore 10,30 i rappresentanti della Snam saranno a Sulmona per ?prendere possesso? dei siti in cui collocare le centraline per il monitoraggio della qualit? dell?aria ante operam.
Ad attenderli troveranno i cittadini che ricorderanno loro che il territorio ? di chi ci vive, non della Snam!Sit-in dalle ore 10,00 in Piazzale Paolo Bartolomeo (Piazzale delle giostre, lato Case Popolari)
0 comments:
Post a Comment