Wednesday, 12 June 2019

OSPEDALE DI PRIMO LIVELLO A SULMONA? PER NARDELLA (UIL)"PRIORITA? ANCHE PER LA PRESENZA DI UN CARCERE DI MASSIMA SICUREZZA"

SULMONA - "Quando si va alla ricerca di criteri per stabilire se un ospedale debba avere determinati connotati non si pu? non tener conto della presenza all?interno di un territorio gi? di per s? abbisognante di un ospedale di primo livello della presenza di un Istituto di pena tra i pi? importanti d?Italia ed in procinto di divenire, nel momento in cui sar? inaugurato il nuovo padiglione (met? 2020 probabilmente)  uno tra i pi? potenti d?Europa". -A dirlo ? il  Segretario Generale Territoriale UIL PA Polizia Penitenziaria e componente confederale della UIL CST Adriatica Gran Sasso Mauro Nardella -"Sono circa 1200 ogni anno le visite di detenuti appartenenti a cosa nostra, alla ndrangheta, alla sacra corona unita, alla camorra, alla stidda, alla mafia foggiana e a mafie estere ( 180 dei quali ergastolani o pluriergastolani con isolamento diurno) custoditi all?interno della Casa di Reclusione di Sulmona  che vengono effettuate nei nosocomi dell?ASL Aquilana.
Spesso, proprio in mancanza di importanti unit? operative nell?attuale assetto organizzativo dell?ospedale peligno, si ? obbligati ad andare in territorio extraprovinciale. Ci? comporta un dispendio oltre che conseguente aggravio di energie fisiche, economiche e psicologiche non indifferenti se si pensa al fatto che dietro una traduzione di un detenuto di tale portata vi ? una macchina organizzativa estremamente complessa.-Spiega il dirigente della UIL-L?assenza di un importante presidio ospedaliero in un territorio nel quale insiste la presenza di un carcere di massima sicurezza  e che al suo interno vede ristretti 500 tra i pi? potenti mafiosi  in procinto di raggiungere la soglia dei 700 e tutti di elevata caratura criminale non pu? e non deve passare inosservata.-Sottolinea Nardella-Il costo economico ed  in termini di messa in sicurezza degli uomini dedicati alle scorte( e non solo) dovrebbe( e non poco) far pensare sulla necessit? che si ha di poter contare su un ospedale che riduca al minimo gli spostamenti extraterritoriali. Questo non pu? che avvenire investendo su una struttura di primo livello al cui interno sono da prevedere il maggior numero di unit? operative.-specifica il componente della segreteria CST Uil Adriatica Gran Sasso-Dell?importanza di un cos? strategico presidio penitenziario se ne accorse anche  l?ex DG Rinaldo Tordera ( al quale va il mio personale ringraziamento) allorquando, proprio su spinta dello scrivente, si accorse dell?elevata caratura della struttura carceraria rimettendo non solo in sesto la progettazione all?interno del  costruendo nuovo ospedale  di un blindato repartino penitenziario ma addirittura potenziandolo con la messa a punto di non una bens? due stanze di degenza dotati di tutti gli apparati di sicurezza propri di una sede distaccata di un carcere.-Continua Nardella-Non tenere conto di ci? sarebbe grave ed alquanto inopportuno. Spero che l?Assessore alla Sanit? Nicoletta Ver? nell?incontro che domani avr? con i sindaci abruzzesi metta in previsione quanto evidenziato. Mi auguro, quindi, che l stessa si impegni in tal senso traducendo il tutto in una rivisitazione organizzativa della sanit? peligna tendente a soddisfare anche l?esigenza di uomini dello Stato, quali sono i poliziotti penitenziari, che nella garanzia della messa in sicurezza dei presidi interessati da traduzioni di detenuti non possono e non devono essere lasciati soli".-Conclude speranzoso il sindacalista-



 Segretario Generale Territoriale UIL PA Polizia Penitenziaria e componente confederale della UIL CST Adriatica Gran Sasso Mauro Nardella








0 comments:

Post a Comment